L'agevolazione "Beni strumentali - Nuova Sabatini" è stata istituita dal Decreto del Fare (D.L. 69/2013). Il quadro normativo risulta piuttosto complesso in quanto comprende, oltre al Decreto del Fare, anche i successivi ritocchi applicati:
La Nuova Sabatini consiste in un'agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico, al fine di facilitare l'accesso al credito delle PMI ed accrescerne la competitività. Innanzitutto è quindi bene specificare chi rientri nella definizione di PMI:
Inoltre per beneficiare dell'agevolazione, l'impresa deve soddisfare alla data di presentazione della domanda i seguenti requisiti:
Premesso questo, gli investimenti per i quali si può accedere all'agevolazione riguardano gli acquisti o le acquisizioni in leasing di macchinari, impianti, hardware, software e in generale beni strumentali ad uso produttivo nuovi. Dal punto di vista del bilancio, tali beni devono essere classificati nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2 "impianti e macchinari", B.II.3 "attrezzature industriali e commerciali" e B.II.4 "altri beni", ai sensi dell'articolo 2424 c.c. In ogni caso, gli investimenti effettuati dovranno presentare un'autonomia funzionale dei beni, in quanto non possono essere agevolati gli acquisti di semplici componenti o parti di un macchinario, ed essere correlati all'attività produttiva svolta. L'obiettivo è evidentemente quello di fare in modo che soltanto i beni nuovi, autonomi ed effettivamente utili allo scopo produttivo perseguito dall'impresa vengano agevolati.
Entriamo ora nella descrizione dell'agevolazione vera e propria. Innanzitutto l''investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario o dal leasing, e deve presentare congiuntamente le seguenti caratteristiche:
L'ammontare del contributo stanziato dal Ministero dello sviluppo economico è determinato "in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all'investimento". Il tasso d'interesse annuo è pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e pari al 3,575% per gli investimenti in tecnologie cosiddette "industria 4.0" (individuate all'interno degli allegati 6/A e 6/B della Circolare ministeriale 15 febbraio 2017 n.14036 e successive modificazioni).
Il Ministero dello sviluppo economico ha messo a disposizione di chiunque sia interessato uno strumento per il calcolo immediato dell'agevolazione (scaricabile qui) che si può ottenere nei 5 anni, partendo dall'importo del finanziamento. Volendo invece capire come si arriva all'importo agevolabile tramite un calcolo passo-passo, è necessario costruire ammortamento alla francese con l'importo del finanziamento richiesto ed applicando il tasso d'interesse annuo adeguato a seconda che l'investimento sia ordinario o meno. L'esempio sottostante descrive il metodo di calcolo per calcolare l'importo agevolato che l'impresa può richiedere nel caso di un finanziamento pari ad 1.000.000 € per un investimento ordinario, e pertanto con tasso d'interesse pari al 2,75%. In questo caso al termine del quinto anno, ovvero del decimo semestre, il contributo MISE sarà di 77.163,65 €, pari cioè alla sommatoria della quota interessi nei 5 anni.
Calcolo agevolazione beni strumentali nuova Sabatini
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